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Il legno è la materia prima con cui Beltrami crea un tessuto con cui confeziona lenzuola e salviette per il bagno veicolati nei migliori hotel di lusso del pianeta. Dal Grand Hotel Tremezzo sul Lago di Como al Plaza Athénée a Parigi fino a Dubai, questa azienda con sede nella Valle Seriana ha portato questo tessuto morbido ovunque nel mondo. Nata negli anni '60 e specializzata da sempre nella produzione di spugna di cotone, oggi l'azienda produce articoli e accessori tessili classici utilizzando filati come cotone, lino, poliestere, ma da tempo ha mostrato interesse nei riguardi dei filati innovativi. Di fatto ogni

Molti parlano di sostenibilità nel mondo della  moda. Ma quali sono gli elementi che rendono un capo fashion veramente sostenibile? E' una questione di energia, sprechi, materia prima o anche "materia" umana? Secondo l'agenda 2030 emanata e promossa dall'Onu, la sostenibilità ha a che fare con numerosi valori, tra cui, anche il trattamento dell'essere umano. Per questo abbiamo stilato una lista – non definitiva - di quelli che sono i punti principali per poter definire un brand fashion veramente sostenibile: Materiale la ricerca del materiale perfetto, ovvero non solo qualità materica, ma anche cura per chi indossa quel tessuto particolare, attenzione per il territorio in cui

Chi lo penserebbe che dalle arance o dalla frutta è possibile ricavare filati per realizzare tessuti ecologici? Storia di un'amicizia Nel caso degli agrumi siciliani, Orange Fiber nasce dall'idea di due amiche, ex coinquiline ai tempi dell'università: Adriana Santanocito ed Enrica Arena. Entrambe innamorate della Sicilia, si sono interrogate sull'uso possibile degli avanzi delle arance usate per realizzare prodotti alimentari e bevande. Che cos'è il pastazzo? E' così che si sono inventate la possibilità di creare un tessuto partendo dal pastazzo, ovvero dal residuo umido che resta del succo di agrumi. Brevettare il procedimento è stato una conseguenza naturale. Il segreto del successo di

Quando si pensa al marmo, l'ultima cosa che viene in mente, è che lo si possa indossare o che possa essere fashionable. Eppure, due amiche ed ex studentesse del Politecnico di Milano, Alice Zantedeschi e Francesca Pievani, hanno deciso di usare proprio questo materiale, o meglio, la sua polvere, per realizzare una membrana particolarmente resistente che ha tutte le carte in regola per essere usata nell'ambito della moda: il marmo, per l'appunto. Filato o membrana di marmo? Il brand si chiama Filipari e si è già affermato realizzando capi finiti che vengono venduti online. La polvere di veromarmo crea una membrana che viene

I mercatini dell’usato o del second hand sono un fenomeno che sono in voga da molto tempo. In Francia, si chiamano marchée aux pouces ed esercitano, ancora oggi, un discreto fascino sia sugli indigeni che sui turisti. Nel campo della moda questo fenomeno, negli ultimi tempi, è andato crescendo. Un po’ per la crisi economica, un po’ per la pressione esercitata dai media e dalle associazioni pro ambiente, che si scagliano contro l’iper consumismo e contro gli sprechi, il second hand sta vivendo una stagione molto felice. Il target del second hand E, non solo tra le consumatrici, poiché anche gli uomini stanno

Forse non tutti sanno che il vertice Onu tenutosi a Dicembre 2018 nella città di Katowice in Polonia è quello che ha sancito l’impegno di una quarantina di gruppi e aziende di moda nel raggiungere una serie di obiettivi per trasformare i brand in marchi fashion più sostenibili. Quali sono state le richieste introdotte? La decarbonizzazione nelle fasi di produzione, la scelta di materiali sostenibili, le modalità di trasporto a basse emissioni di carbonio, l'importanza di stabilire un dialogo con i clienti e di sensibilizzare i consumatori, la collaborazione con comunità finanziarie e politici con l'obiettivo di individuare soluzioni e promuovere l'economia

Uno dei fenomeni che salta subito all'occhio quando si frequentano con una certa assiduità i social network è quello della denuncia da parte dei consumatori, quando i brand non funzionano come dovrebbero: i consumatori vogliono etica e valori. Il canale dei social è diventato, per molti, un vero e proprio speaker’s corner da utilizzare quando i brand deludono le aspettative, ma promesse non mantenute. Se questi canali esercitino oggettivamente una forza punitiva sui marchi “lavativi” , a parte le grandi case history, non è dato sapere. I social come strumento di denuncia e controllo sui marchi Certo, H&M, quando è uscita qualche mese

Anche Stefano Tonchi, direttore del magazine W, è caduto sotto la mannaia di Condé Nast. Il gruppo - ndr la notizia era già nota da tempo - ha venduto la rivista a Surface per circa 10 milioni di dollari e il direttore è stato sostituito da Chantal Fernandez. La profezia della fine dell’era dei magazine, per quelli che la annunciano da anni, si sta avverando, anche perché la chiusura di W e il conseguente allontanamento di Stefano Tonchi, di certo, non può passare inosservato e qualcuno considera questo accadimento come la fine di un’era. La crisi della stampa Tutto ha avuto inizio

Social responsability: nel tessile, un’azienda - Ratti - ha lanciato il divieto di fumo all'interno del suo perimetro In Italia il divieto di fumare nei luoghi pubblici risale al 2003. Forse chi non era ancora nato, non ricorda la lamentatio degli accaniti fumatori a cui sembrava impossibile rinunciare alle sigarette all'interno di bar e ristoranti. Poi, come sempre accade, all'indignazione iniziale, quando avviene un cambiamento, subentra l’abitudine o, semplicemente la rassegnazione e per questo molti hanno, persino, riconosciuto che in fondo, gustarsi dei pasti non affumicati, fosse un piacere. Pionieri del no smoking Un’azienda tessile italiana, la Ratti del gruppo Marzotto, di recente, ha segnato

Con un fatturato di 500 milioni di euro nel 2016, Aquafil, azienda nata nel 1965 in provincia di Trento, ha sempre avuto un occhio di riguardo, fin dalla sua fondazione, per le politiche ambientali. Il nylon viene rigenerato Col tempo, l'azienda ha affinato questa sua sensibilità puntando sulla rigenerazione delle reti di mare recuperate nel Mar Adriatico, nei mari del Nord e nel Mediterraneo, tanto da raggiungere, oggi quasi il 40 % di produzione di ECONYL®, questo il nome del filato ricavato dall'operazione di rigenerazione che viene usato dai fashion designer per realizzare capi di abbigliamento o da brand dello sport per