Quali sono i marchi fashion più sostenibili?
Forse non tutti sanno che il vertice Onu tenutosi a Dicembre 2018 nella città di Katowice in Polonia è quello che ha sancito l’impegno di una quarantina di gruppi e aziende di moda nel raggiungere una serie di obiettivi per trasformare i brand in marchi fashion più sostenibili.
Quali sono state le richieste introdotte?
La decarbonizzazione nelle fasi di produzione, la scelta di materiali sostenibili, le modalità di trasporto a basse emissioni di carbonio, l’importanza di stabilire un dialogo con i clienti e di sensibilizzare i consumatori, la collaborazione con comunità finanziarie e politici con l’obiettivo di individuare soluzioni e promuovere l’economia circolare.
La richiesta è dovuta non solo al diktat dell’Onu nell’ottica dell’attuazione dell’agenda 2030, ma anche alla sempre più forte richiesta da parte del target che sta cambiando: millenials e generazione Z esigono ormai prodotti green e marchi fashion sostenibili. Nomi come Stella McCartney o Vivienne Westwood non suonano nuovi, quando ci si riferisce a questi temi. Tuttavia esistono alcuni brand giovani che, come ha sottolineato qualche tempo fa WWD, riescono non solo a essere sostenibili, ma anche modaioli ed esteticamente gradevoli.
I brand giovani
Ali Grace Jewelry è un marchio newyorchese che realizza gioielli usando sia oro che metalli poveri e riciclati. Obiettivo del brand? Continuare a produrre a livello locale.
Cie Denim è un marchio specializzato in denim e crea jeans evergreen e senza tempo, facilmente indomabili. Insomma: il sogno di tutte le donne. I jeans sono, ça va sans dire, riciclati, realizzato in versione upside down e sono pezzi unici.
E in Europa?
E in Europa? Ecoalf, il brand di moda fondato nel 2009 da Javier Goyeneche, ha ormai uno stile molto metropolitano e sport chic. Save The Duck finanzia numerose attività sostenibili ed è diventato un lovemark per tutti i fan della moda sostenibile che risparmia agli animali torture fisiche.