La moda nasce sempre di più dal mare: il caso Aquafil
Con un fatturato di 500 milioni di euro nel 2016, Aquafil, azienda nata nel 1965 in provincia di Trento, ha sempre avuto un occhio di riguardo, fin dalla sua fondazione, per le politiche ambientali.
Il nylon viene rigenerato
Col tempo, l’azienda ha affinato questa sua sensibilità puntando sulla rigenerazione delle reti di mare recuperate nel Mar Adriatico, nei mari del Nord e nel Mediterraneo, tanto da raggiungere, oggi quasi il 40 % di produzione di ECONYL®, questo il nome del filato ricavato dall’operazione di rigenerazione che viene usato dai fashion designer per realizzare capi di abbigliamento o da brand dello sport per la realizzazione di costumi da bagno – il materiale è utilizzato anche per la tessitura di tappeti -. Un filato che consente ai prodotti, quando non saranno più utilizzabili, di essere rigenerato, nuovamente.
Le reti sono una miniera d’oro
Al momento, per l’azienda la vera ricchezza è rappresentata dalle reti da pesca, una vera e propria miniera d’oro, per chi ha la capacità di vedere in maniera lungimirante. Il filato che viene ricavato dalle reti, del resto, ha le caratteristiche di un vero e proprio filo di nylon, con la stessa qualità, performance e caratteristiche tecniche. Ergo, con Econyl è possibile realizzare qualsiasi tipo di capo che, altrimenti, sarebbe realizzato in nylon. Inoltre, questo filato può sostituirsi a poliestere, polipropilene e fibre naturali. Marchi come Gucci, Stella McCartney, Levis e Adidas hanno già usato questo tipo di filato.